retinopatia diabetica

La retinopatia diabetica è un’affezione della retina che colpisce i pazienti affetti da diabete da più di 8 anni, soprattutto i soggetti che non hanno curato bene la malattia generale diabetica. Con l’aumento dell’incidenza della patologia diabetica è inevitabilmente aumentata l’incidenza della retinopatia diabetica

Approfondimenti

In Italia ci sono più di 3 milioni di diabetici, circa 2 milioni hanno o avranno lesioni retiniche e diminuzioni del visus. 
Circa l’80% dei soggetti affetti da diabete da oltre 10 anni presenta, o presenterà delle lesioni di retinopatia diabetica, soltanto Il 10% dei malati non presenterà mai delle lesioni oculari.

Che cos’è il diabete?

Il diabete è una malattia cronica in cui il valore della glicemia è superiore alla norma (è eccessiva la concentrazione nel sangue di uno zucchero chiamato glucosio). I valori normali della glicemia a digiuno sono compresi generalmente tra i 70 e i 110 milligrammi per decilitro di sangue (70-110 mg/dl).

Esistono due forme di diabete

Tipo I: diabete insilino-dipendente si ha quando, per controllare la malattia, è necessario somministrare insulina (per via sottocutanea). 

Tipo II: si ha quando, per controllare la malattia, è necessario somministrare ipoglicemizzanti (per via orale) e/o bisogna seguire una dieta a basso contenuto di zucchero. 

NB. Esiste un diabete secondario che insorge in seguito ad altre malattie (pancreatite, ipertiroidismo, ecc.) o a determinate terapie.

Perché la retina risulta maggiormente colpita?

Perché è ricca di vasi, avendo bisogno continuamente e abbondantemente di sostanze nutritive e di ossigeno per funzionare. Inoltre perché i suoi vasi non confluiscono gli uni negli altri, ma scorrono isolati.

Quando insorge la retinopatia?

La retinopatia può insorgere con qualsiasi forma di diabete.

 Le probabilità di essere colpiti da retinopatia diabetica è più elevata se si è ammalati di diabete da un tempo più lungo. 

NB. È possibile diagnosticare la retinopatia diabetica mediante l’esame del fundus che nel corso di una visita oculistica viene osservata un’alterazione dei capillari della retinici (microcircolo retinico).

Quali sono i fattori di rischio?

Uno dei principali fattori di rischio è la durata della malattia: da quanto più tempo si soffre di diabete tanto più alto è il rischio di avere anche una retinopatia. Dopo 20 anni di diabete circa il 70% dei diabetici ha sviluppato la retinopatia diabetica. Un altro fattore di rischio importante è il controllo metabolico del diabete che, in termini semplici, vuol dire impostare e prescrivere la terapia giusta, seguire scrupolosamente le indicazioni del medico e adeguarsi con un certo rigore a un determinato stile di vita. Infine, altri fattori possono influire in maniera più o meno determinante: alcool, fumo, alcuni farmaci, ipertensione arteriosa, malattie dei reni

Quali disturbi vengono avvertiti dal paziente quando inizia la retinopatia?

È importante sapere che i sintomi oculari si hanno solo quando la retinopatia diabetica ha raggiunto uno stato molto avanzato,che ha già determinato dei danni irreversibili. In questi casi si hanno: abbassamento lento e graduale della vista (visus) con associata distorsione delle immagini (metamorfopsie); improvvisa perdita della visione a un occhio per un’estesa emorragia o per l’occlusione di un grosso vaso sanguigno della retina.

NB. LA DIAGNOSI PRECOCE E’ FONDAMENTALE PER UNA CORRETTA GESTIONE DELLA PATOLOGIA CHE PUO’ PROVOCARE LA PERDITA PERMANENTE DELLA CAPACITA’ VISIVA

Cosa fare

Anche in assenza di sintomi il paziente diabetico deve sottoporsi con una certa periodicità a visite oculistiche che prevedono l’esame del fondo oculare e talvolta anche esami diagnostici più avanzati come l’OCT e la fluorangiografia.

In pratica

Ogni diabetico deve eseguire una visita oculistica almeno una volta l’anno; ogni persona con segni di retinopatia diabetica deve sottoporsi a un controllo oculistico approfondito ogni sei mesi o comunque, con una periodicità a discrezione del proprio oculista.

Importante è la diagnosi precoce

La terapia medica può essere di aiuto (garantendo un migliore apporto sanguigno e l’ossigeno) ma nulla di più. Il trattamento Argon-Laser può essere di aiuto per arrestare l’evoluzione della patologia e rimane oggi la terapia più efficace nelle forme ischemiche.
La terapia chirurgica viene attuata nelle fasi avanzate, quando si sono formate emorragie che invadono il corpo vitreo oppure si è creato un distacco di retina. In questi casi la vitrectomia ovvero la rimozione del vitreo, il liquido gelatinoso che riempie il bulbo oculare, che viene sostituito da sostanze trasparenti e tamponanti, come gas o olio di silicone – può restituire una certa funzionalità visiva, ma molte volte questa rimane gravemente compromessa. 
Di recente sono state introdotte nella gestione medico-clinica della retinopatia diabetica, l’uso degli ANTI-VEGF come il Lucentis e l’ Eyelea che hanno lo scopo di gestire al meglio le complicanze indotte dalla patologia.

Cos'è l'OCT

L’OCT è una tecnica di diagnosi per immagini che utilizza raggi di luce coerente e che permette l’analisi delle strutture retiniche senza mezzi di contrasto mediante sezioni tomografiche verticali ad alta risoluzione della retina. l’OCT permette di visualizzare delle sezioni della retina e di seguire l’evoluzione delle patologie maculari con un imaginig preciso e altamente dettagliato con risultati simili alle sezioni istologiche. In certi casi l’OCT può sostituire la fluorangiografia e l’angiografia al verde di indocianina.

Che cos'è la fluorangiografia?

Si tratta di un esame utile a diagnosticare le patologie vascolari dell'occhio, fra cui la retinopatia, la degenerazione senile della macula, le occlusioni vascolari. Viene effettuato con uno strumento ottico che non prevede il contatto con l'occhio del paziente, ma tramite una semplice fotografia. Prevede l'iniezione per via endovenosa di un colorante, la fluoresceina, che si diffonde lungo vasi sanguigni.

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